Il ruolo del padre

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Tutti gli uomini che intraprendono il cammino verso la paternità, sebbene non siano fisiologicamente incinti,subiscono una profonda trasformazione sia per quanto riguarda gli aspetti puramente psicologici (la loro personalità, identità, ruolo) sia per quanto concerne gli enormi cambiamenti di vita.

Il mondo dà il benvenuto alla futura madre ed alla vita che attende ma allo stesso tempo lascia ai margini il futuro padre, che troppo spesso si ritrova ad essere spettatore più che protagonista,  esitante nel suo tentativo di prendere parte alla gravidanza e di impegnarsi successivamente con il bambino. In genere si conta sul fatto che il futuro padre metta in disparte i sentimenti appena sbocciati in modo da porre  totale attenzione sulla compagna tentando di adattarsi agli improvvisi cambiamenti che sono avvenuti nella sua quotidianità e nella sua vita di coppia. Sembra che l’uomo non abbia nessuna alternativa se non quella di mettersi in disparte ed osservare gli eventi della gravidanze e della cura del neonato.

Ma diventare padre è il compito più impegnativo che un uomo possa svolgere.

La nascita del padre riunisce nell’uomo sentimenti di ansia, di crisi, di rischio in un  duro lavoro che porta con sé  incertezze, fatiche, frustrazioni ma anche la soddisfazione che  accompagna il cambiamento.

I futuri padri sono molto restii ad ammettere i propri sentimenti : possono modularsi al nuovo ruolo o distanziarsi da esso contenendo le sensazioni di  rifiuto alla gravidanza o cercando di accomodarle o placarle.

Nel tentativo di respingere i propri sentimenti un papà incinto si allontana fisicamente ed emotivamente dalla propria compagna che sentendosi abbandonata e non avendo modo di capire cosa prova il marito,  è propensa a scambiare la difficoltà del marito per un calo di interesse nei suoi confronti ed in quelli del bambino. Così si apre un circolo vizioso: più lui si mostra distante ed inavvicinabile, più lei avrà motivo di sentirsi urtata e risentita reagendo con un conseguente distacco.

Inoltre esiste una serie di responsabilità e pensieri che preoccupano l’uomo durante le gravidanza : finanziare, emotive, sul benessere fisico della compagne e del bambino, sulla fiducia in sé stessi.
Alcune simili a quelle delle compagne: sull’aspetto organizzativo, sul cambiamento dello stile di vita e della relazione di coppia.

E’ di fondamentale importanza che la coppia cerchi di comunicare il più possibile le proprie emozioni e preoccupazioni sin dalla gravidanza. Infatti molte emozioni si accomunano tra i partner, seppure, in tempi differenti. Nelle donne, che hanno il “vantaggio” di un corpo che muta, c’è una sincronia fra i cambiamenti del corpo e il suo Sé, con la progressiva definizione di uno spazio per il bambino nel corpo e nella mente. L’uomo invece, non percepisce fisicamente il bambino e prende consapevolezza della sua nuova condizione esistenziale di padre in ritardo rispetto alla madre.

Il padre, non può sperimentare il vissuto della nuova presenza nel proprio spazio fisico, ma ciò si verifica in quello vitale, sia prima che dopo la nascita con un’analoga connotazione di gioia/dolore. di conseguenza ha bisogno di più tempo per realizzare determinati cambiamenti, aspettative, preoccupazioni. Ma se la coppia riesce a parlare, a non tacere, questi pensieri avrà la possibilità di scoprire come possono essere condivisi da entrambi i futuri genitori. La comunicazioni è importante anche perché allena la coppia ad un dialogo aperto.